Ritorno della turbina della centrale idroelettrica nel cuore di Bologna

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Giovedì 24 ottobre è avvenuto il riposizionamento della turbina della centrale del Cavaticcio dopo il suo rinnovo promosso da Canali di Bologna.

La centrale idroelettrica

Situata nel sottosuolo di largo Caduti del Lavoro, tra via Marconi e via Azzo Gardino, la centrale sfrutta un salto naturale di 15 metri del canale, con una potenza stimata di 1 MW, sarà in grado di produrre energia pulita incrementando la produzione della città di circa 2.500 MWh all’anno, equivalente al fabbisogno di circa 1200 famiglie.

La revisione

La turbina della centrale idroelettrica torna nel centro storico di Bologna, dopo un significativo intervento di revamping. Estratta a marzo 2023 e trasferita per una revisione approfondita presso officine specializzate nel Nord-Est italiano, sarà nuovamente operativa a partire da gennaio 2025, dopo una serie di collaudi e verifiche. I lavori di reinstallazione dureranno circa 4 settimane, avvalendosi nuovamente di speciali autogrù.

Durante i lavori di revisione sono emersi ammaloramenti non prevedibili e condizioni di usura di alcune parti della turbina, superiori alle attese iniziali. Le attività aggiuntive hanno comportato un incremento dei tempi di circa dodici mesi oltre che dei costi, che hanno raggiunto 1.7 milioni di euro.

L’impresa incaricata, Hydroalp società di BM Group, è stata coinvolta nel progetto esecutivo per il ripristino e miglioramento della turbina.

Luca Mion, Amministratore Delegato di Hydroalp: “Il posizionamento della turbina segna un passaggio decisivo nella timeline di progetto, seguirà la messa in servizio. Siamo onorati di mettere a disposizione la nostra esperienza, sia tecnica che gestionale, per restituire alla città di Bologna questo storico impianto che produrrà energia verde. La mission di Hydroalp è proprio quella di contribuire alla produzione di energia pulita e rinnovabile, attraverso soluzioni tecnologiche avanzate e interventi mirati a migliorare le performance degli impianti esistenti, assicurando al contempo la massima affidabilità e durabilità nel tempo.”

Tutto il percorso è stato supportato anche dal Comune di Bologna e comunicato ai residenti e ai titolari di attività della zona che ringraziamo per la loro comprensione.

L’intervento di revamping è promosso e finanziato dal Consorzio della Chiusa di Casalecchio e del Canale di Reno (Canali di Bologna), proprietario della centrale attraverso la propria società di gestione Gacres srl. È inoltre un’azione specifica e parte integrante del Climate City Contract della città di Bologna, di cui il Consorzio è partner, approvato a marzo di quest’anno dal Consiglio comunale.

Grazie a questo intervento una macchina revisionata secondo i più moderni standard tecnologici del ventunesimo secolo risponderà alle esigenze attuali, generando energia pulita grazie alla forza dell’acqua di un canale che alimenta la città da oltre 800 anni.